Storia del Cajon

Provenienza del cajon?

La nascita del cajon viene spesso associata al flamenco anche se le sue radici sono da attribuire al Perù. Proprio qui, nel XVII secolo, come in altre zone dell’America Latina si stabilizzarono le popolazioni che venivano dall’Africa alle quali non era concessa nessuna forma d’espressione.

Avendo la cultura africana forti radici musicali sia ritmiche che vocali, gli schiavi cominciarono ad accompagnare i propri canti scandendo il ritmo seduti sulle casse del pesce facendo diventare queste casse di legno, col tempo, un vero e proprio strumento musicale.

 

Ancora oggi in Perù i cajones sono costruiti in maniera rudimentale al contrario dei prodotti delle varie aziende di strumenti a percusione che hanno affinato sempre di più la lavorazione rendendolo un vero e proprio strumento musicale.

La storia del cajòn ha origine in Perù con i negri che arrivano nel sud America e ai quali viene proibito l’uso di strumenti musicali. L’importazione degli schiavi dall’Africa all’Ameria porta, oltre alla manodopera e lo sviluppo dell’economia americana, parte dello spirito e la cultura africana.

Gli schiavi portano con loro la loro musica perchè parte integrante della propria cultura. Il bisogno di suonare e di esprimersi porta le comunita negre che si stabiiscono nelle varie parti del sud America a ricreare la propria musica. Partendo dalla musica esclusivamente vocale che ha fondato le radici del gospel alle varianti regionali che si sono avute nelle varie parti dell’America Latina e degli Stati Uniti.

Per quanto riguarda gli strumenti musicali, in Perù e a Cuba, i negri cominciano ad usare ogetti sonori per accompagnare i canti per le cerimonie.

Non è un caso che il Cajòn assomigli ad una cassa di legno. In realtà l’origine del cajòn è proprio la cassetta della raccolta della frutta e del pesce sia a Cuba che in Perù ed il nome rimasto invariato nel tempo ne da conferma.

Ancora oggi nei due paesi originari, lo strumento a percussione in legno viene utilizzato per l’accompagnamento di alcune danze ed è ancora molto diffuso.

Nei primi anni non era ancora un vero e proprio strumento d’accompagnamento perché, come già detto, era considerato un’ogetto per accompagnare i canti ma la sua funzione primaria era quella di contenitore. L’esigenza di migliorarne il suono, il volume e l’estetica ha fatto si che la semplice cassetta di legno diventasse uno strumento musicale, anche se rudimentale, costituito da un parallelepipedo di legno con i lati incollati o inchiodati (laterali, superiore e anteriore) e le due facciate, frontale e posteriore, di legno più sottile. Il primo fissato con delle viti ed il secondo incollato ma con un foro per la fuoriuscita del suono basso.

Negli anni ’80, grazie al percussionista e ballerino Manolo Soler di Paco De Lucia in Perù il quale vide e glie ne fu prestato uno per un concerto col famoso chitarrista il cajon approdo in Spagna dove venne modificato al suo interno, applicando delle corde di chitarra al suo interno e diventò uno strumento di uso comune nel genere Flamenco.

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