Mal di schiena dei suonatori di cajon

Anche se uno strumento fantastico, leggero, pratico per il trasporto e che a volte può sostituire la batteria in alcune situazioni musicali acustiche, il cajon, fra gli strumenti a percussione, risulta un po’ scomodo da suonare. Intendiamoci. È molto comodo trasportare solo un parallelepipedo in legno rispetto ad un drumset completo. Il problema che molti percussionisti in tutto il mondo riscontrano è legato alla posizione mentre si suona.

Anche se di norma si consiglia di mantenere una postura corretta, cioè con la schiena dritta, non sempre è facile mantenere il busto eretto durante l’esecuzione di alcuni accompagnamenti musicali.

Una corretta postura, per tutti gli strumenti musicali prevede che il tronco debba essere mantenuto verticale, le braccia e le gambe rilassate e soprattutto le spalle devono essere sospese al busto. Gli stessi concetti valgono se si suona il pianoforte, la batteria o la chitarra.

Il cajon nasce come strumento rudimentale e in origine, come si sa, erano delle cassette per il pesce e la frutta ad essere adattate a strumento musicale. Il concetto di postura corretta per gli strumenti musicali nasce invece nell’ambito accademico degli strumenti musicali. La produzione stessa degli strumenti è stata sempre pensata anche sotto questo punto di vista.

Nonostante la tecnologia, l’innovazione e le nuove conoscenze abbiano perfezionato sempre di più la qualità del suono del cajon rendendolo da strumento rudimentale a vero e proprio strumento a percussione professionale, con una qualità di suono che è oggi paragonabile alle vicine congas, bongos o jambe, pochi hanno pensato di risolvere il problema della postura legato alla posizione del percussionista durante la performance.

Nonostante la lunghezza delle braccia, in posizione rilassata verso il basso, riescano a percuotere la parte alta della tapa (pannello frontale), il suono grave deve necessariamente essere suonato sulla parte centrale della superficie o almeno ad un’altezza intermedia.

I problemi si riscontrano non tanto durante performances di poco tempo ma dopo i concerti e spettacoli che durano molto spesso più di un’ora.

Seduti molto tempo in una posizione scorretta, si sa, fa male alla schiena.

Non sono pochi i percussionisti di professione che suonano il cajon ad avere dei grossi problemi alla schiena con dolori, reumatismi, scoliosi ed altro.

Conseguenze di una postura scorretta

Si nota spesso che il suonatore di cajon tende ad inclinare lo strumento sullo spigolo posteriore con lo scopo di inclinarlo verso dietro permettendo alla parte anteriore di risultare più comoda da suonare.

Tralasciando per il momento i vantaggi acustici di avere il cajon inclinato all’indietro quando si suona vediamo quali sono state le innovazioni in termine di costruzione che negli ultimi anni hanno cercato di risolvere il problema.

Cajon con pannello anteriore inclinato

Tra le forme atipiche dei cajones troviamo questa variante che consiste nell’aver sconvolto la forma di parallelepipedo del cajon originale inclinando in un certo modo lo strumento, permettendo quindi di non dover sporgersi troppo in avanti per suonare ed evitando anche l’avanbraccio urtasse contro l’angolo, accidentalmente, con i traumi relativi ad un urto inappropriato.

Throne di OviSolution

La soluzione che attualmente sembra essere la più valida in termini di postura è l’invenzione del batterista e suonatore di cajon italiano Ovidio Venturoso il quale ha progettato un sistema che si adatta a qualsiasi tipo, marca e modello di cajòn con misure standard e che è stato studiato per portare il cajòn in una posizione che consente di mantenere la schiena dritta. Inoltre, alcuni modelli dello stesso sistema prevedono la seduta su di un apposito sgabello imbottito in modo da rendere la seduta comoda anche durante diverse ore di spettacolo.

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